Le Vie della Transumanza: Pedalando sul Tratturo Celano-Foggia con le mie amiche

26/03/2025

Certe avventure iniziano da una mappa, ma si trasformano in qualcosa di molto più profondo quando si vivono davvero. È quello che è successo a me e a tre amiche inseparabili quando abbiamo deciso di percorrere il Tratturo Celano-Foggia, una delle Vie della Transumanza che attraversa l’Abruzzo, il Molise e la Puglia. Un viaggio di primavera in bici, tra natura incontaminata, borghi antichi e risate condivise. Non sapevamo esattamente cosa aspettarci. Avevamo letto dei tratturi, le antiche vie erbose percorse per secoli dai pastori transumanti, ma viverli è un’altra cosa. Il Molise, in particolare, ci ha sorpreso con la sua autenticità e i suoi paesaggi che sembrano rimasti fermi nel tempo.

Il viaggio inizia tra le montagne e i tartufi

Siamo partite da Rivisondoli, un borgo medievale abruzzese abbarbicato tra le montagne. Passeggiando tra le sue viuzze in pietra, con il profumo dell’aria fresca e i tetti rossi che si accendono al tramonto, abbiamo capito subito che sarebbe stata un’esperienza speciale. In sella alle nostre biciclette, abbiamo attraversato il confine con il Molise seguendo il fiume Sangro, immerso tra boschi e pascoli. San Pietro Avellana ci ha accolto con la sua atmosfera silenziosa e il profumo dei tartufi che ha reso celebre questo piccolo borgo. Lì, davanti a un piatto di tagliolini al tartufo e un bicchiere di Tintilia, la specialità vinicola molisana, abbiamo brindato all'inizio del nostro cammino.

Pedalare tra riserve naturali e borghi sospesi

La tappa successiva ci ha condotte attraverso la Riserva Naturale di Montedimezzo, dichiarata Riserva della Biosfera dall’UNESCO. Pedalare in mezzo a questi boschi secolari, con i raggi del sole che filtrano tra le foglie e il silenzio interrotto solo dal canto degli uccelli, ci ha regalato un senso di pace assoluta. Più avanti, la natura si fa ancora più selvaggia attraversando Collemeluccio, dove sembra che il tempo si sia fermato. Ogni tanto ci fermavamo per raccogliere fiori selvatici o per osservare un rapace librarsi nel cielo. E poi, improvvisamente, ecco Bagnoli del Trigno, la Perla del Molise. Il borgo è incastonato in una parete rocciosa, con le case che sembrano arrampicate sul monte. La vista sulla valle del Trigno è mozzafiato. Abbiamo passato la serata lì, tra racconti, vino locale e una sensazione crescente di connessione con quel luogo e tra di noi.

Tra pascoli e panorami marini

Ripartendo da Bagnoli, il tratturo ci ha portate in un paesaggio fatto di boschi, cespugli e ampie praterie dove, ancora oggi, si incontrano greggi al pascolo. Attraversare il fiume Biferno in bicicletta è stata una piccola impresa: ridere fino alle lacrime con i piedi a mollo e le bici a spinta fa parte di quei momenti che restano impressi. Quando abbiamo raggiunto Bonefro, ci siamo fermate a guardare il mare all’orizzonte. Le Isole Tremiti si stagliavano lontane, quasi irreali. Poco dopo, a San Giuliano di Puglia, ci siamo immerse nella storia: le tracce normanne, le chiese antiche, i silenzi sospesi tra le pietre raccontavano di epoche lontane.

L’arrivo nel Tavoliere delle Puglie

L’ultimo tratto del Tratturo Celano-Foggia ci ha portate in Puglia, attraversando il fiume Fortore e dirigendoci verso Lucera, che pur non essendo sul percorso diretto, merita una deviazione. Ma l’emozione più grande è arrivata quando, dopo tanti chilometri, ci siamo ritrovate davanti all’Epitaffio di Foggia, storico punto d’arrivo delle transumanze. Ci siamo abbracciate senza dire nulla: avevamo portato a termine un viaggio che era molto più di un itinerario.

Perché percorrere il Tratturo Celano-Foggia?

Questo tratto delle Vie della Transumanza è un viaggio lento che attraversa il cuore del Molise, una delle regioni più autentiche e poco conosciute d’Italia. È perfetto per chi ama il cicloturismo, la natura, i borghi arroccati e la storia che si respira ovunque. Lungo il percorso si incontrano realtà accoglienti, tradizioni vive e una biodiversità sorprendente. Che si scelga di farlo a piedi, in bicicletta o anche solo in parte, il tratturo Celano-Foggia è un’esperienza che lascia il segno.